domenica 11 settembre 2011

In memoria del compagno Fausto Amadei


La tua rabbia giovane urlata negli stadi.
Quella più matura fatta di polvere di selciati metropolitani, 
calpestati velocemente nella lotta quotidiana.
I tuoi slanci, le tue amarezze, la tua cristallina lealtà.
Percorsi condivisi.
Forte, senza mai cadere nell'arroganza.
Debole, come tutti, però senza conoscere la paura.
Inseguivi il sogno come tutti noi.
E quando il sogno si è annebbiato hai continuato a cercarlo, 
vagando su itinerari artificiali e accidentati.
Te ne sei andato il giorno di Ferragosto.
Lontano da qua, come fossi esule.
Te ne sei andato velocemente, perché sempre siamo stati veloci.
Nella testa e nel cuore mi rimane l'immagine.
Un ragazzone alto due metri lanciato a testa bassa contro l'ingiustizia.

Ciao, Fausto!

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